Avete mai notato che la carta ha un profumo particolare?

Per chi ama i libri la carta ha un qualche potere magico che viene trasmesso al lettore quando l’indice e il pollice sfregano un foglio per passare da una pagina all’altra.

Oggi sembrerebbe quasi che la carta non servisse più, esiste un’altra carta, quella che viene trasmessa da uno schermo, uguale nell’efficacia, ma diversa nell’uso. Non è più tangibile. Il mondo è cambiato: apri un tablet e leggi un giornale, apri un tablet e cerchi le informazioni che qualche anno fa avresti cercato nell’indice di una enciclopedia a casa di nonna. Apri un tablet e ti arriva un volantino sotto forma di newsletter, non serve nemmeno fare lo sforzo di fare due passi verso il cestino per buttarlo, viene cestinato nell’immediato e non lascia più alcuna traccia.

La tecnologia ha tolto un po’ di romanticismo alla nostra vita quotidiana? Per anime malinconiche e legate al passato sicuramente sì. Siamo in un’epoca poco romantica, ma più iperattiva, più immediata, più veloce e più efficace? Difficile dirlo, però in certe cose gli uomini rimangono sempre uguali, una volta bruciavano i libri per impedire l’informazione che porta alla libertà, ora bloccano gli account, bloccano i contatti, bloccano le app… arretrano di mezzo secolo. Come è cambiato il mondo e come non è cambiato affatto! Ha dell’incredibile perché i meccanismi psicologici sono sempre gli stessi, sono cambiati solo i modi e i mezzi e forse è cambiata la facilità con cui tutto può accadere.

Ma qual è il valore della carta oggi? La carta è essenziale per usi igienico-sanitari, per il trasporto delle merci e per il packaging. A fine vita la carta viene riciclata e l’Italia è il secondo principale utilizzatore europeo di carta da riciclata (10,9% dei volumi europei).

L’industria cartaria italiana è al quarto posto in Europa, ciò significa che la carta ha un valore essenziale nella nostra economia. La carta riciclata viene conferita a COMIECO che ha nel territorio nazionale 369 impianti di gestione dei rifiuti o ad altri centri di smaltimento. Essi provvedono alla selezione e pressatura della carta che poi viene rimandata nelle cartiere per ridarle una nuova vita.

Secondo alcuni studi (“L’Italia del Riciclo 2021” disponibile su www.fondazionesvilupposostenibile.org pp. 40-56) la carta potrebbe sostituire il 25% degli imballaggi oggi realizzati con materiali fossili (plastica) innescando un ulteriore processo virtuoso di riciclo.

Per fortuna, se l’uso di carta nel settore della grafica sta diminuendo a dismisura, nel mondo del packaging sta aumentando in quanto è considerata un prodotto buono e di facile immissione nell’industria del riciclo.

Potrò forse abituarmi a non toccare più la carta nel leggere un libro o un giornale, ma non a non scartare un regalo di Natale o quel buon panino con porchetta che la mamma mi mette nel sacchetto di carta per il mio pranzo al sacco della domenica.

 

 

Cloe

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